Emorroidi

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Emorroidi

La malattia emorroidaria è causata da un’aumentata pressione all’interno del canale anale che provoca lo stiramento delle pareti di questi vasi (emorroidi) e il loro successivo rigonfiamento. Prevenirle e curarle si può: osservando innanzitutto uno stile di vita sano con una dieta ricca di fibre ed una regolare attività fisica. 

Emorroidi: cosa sono?

Le emorroidi sono rigonfiamenti venosi del retto distale e del canale anale che svolgono una funzione molto importante nel mantenimento della continenza e nel corretto meccanismo dell’evacuazione. Si dividono in interne (a livello del retto distale) ed esterne (in prossimità della cute perianale).

Le emorroidi non vengono avvertite dal paziente in condizioni di benessere e normalità. Si parla invece di malattia emorroidaria quando le emorroidi si congestionano, gonfiandosi e infiammandosi, causando i seguenti sintomi:

  • Presenza di formazioni morbide della cute perianale
  • Bruciore
  • Dolore
  • Prurito
  • Sanguinamento
  • Sensazione di umidità a livello anale
  • Presenza di formazione dura, dolente e scura della cute perianale

Quali sono le cause delle emorroidi?

La malattia emorroidaria è causata da un’aumentata pressione all’interno del canale anale che provoca lo stiramento delle pareti di questi vasi (emorroidi) e il loro successivo rigonfiamento.

Le condizioni associate allo sviluppo delle emorroidi sono:

  • Stipsi
  • Diarrea cronica
  • Gravidanza
  • Obesità
  • Dieta povera di fibre
  • Sforzi fisici prolungati che comportano il sollevamento di pesi

Emorroidi: come curarle

La prima cosa da fare è agire sull’alimentazione e sullo stile di vita del paziente. Si consiglia:

  • Introduzione di fibre nella dieta
  • Aumento dell’apporto di acqua giornaliero
  • Riduzione del peso corporeo in caso di obesità o sovrappeso.
  • Attività fisica aerobica

Insieme alla modifica dello stile di vita esistono dei farmaci e dei principi attivi ad azione locale che possono ridurre i sintomi. Si possono utilizzare:

  • Creme o pomate a base di ossido di zinco/gallato basico di bismuto e ossido di zinco ad azione astringente
  • Creme o pomate contenenti anestetici locali (tetracaina e lidocaina) per la riduzione del dolore/bruciore
  • Farmaci contenenti corticosteroidi (idrocortisone e fluocortolone) per ridurre l’infiammazione
  • Prodotti a base di Bioflavonoidi (diosmina ed esperidina) che agiscono proteggendo la parete dei vasi emorroidari.
Se la modifica dello stile di vita e l’utilizzo dei farmaci non sono sufficienti a garantire una buona qualità di vita, il paziente può essere candidato al trattamento chirurgico.

Come avviene la visita medica

Una visita proctologica è un esame medico che serve a valutare la salute dell’ano e del retto.

Nella prima parte della visita il medico chiede al paziente di descrivere i sintomi e il motivo per cui è stato inviato a svolgere questa visita.

Il medico porrà delle domande sulla storia clinica del paziente e su eventuali fattori di rischio (alimentazione, attività fisica, ecc.).

Si passa poi all’esame proctologico vero e proprio che si divide in 3 fasi:

1. Ispezione: il medico esaminerà la zona anale alla ricerca di eventuali lesioni, infiammazioni o anomalie.

2. Esplorazione rettale: questa è la parte più comune della visita. Il medico inserirà delicatamente un dito guantato e lubrificato nell’ano per palpare la zona interna e valutare la presenza di eventuali irregolarità, come emorroidi, ragadi o tumori.

3. Anoscopia: in alcuni casi, il medico potrebbe utilizzare un anoscopio, uno strumento a forma di tubo, per visualizzare in modo più dettagliato la parte inferiore del retto.

Durante la visita il paziente deve assumere la posizione di Sims, ovvero di decubito laterale sinistro con le ginocchia piegate verso il petto. Questa posizione facilita l’accesso alla zona da esaminare.

– Preparazione del paziente alla visita proctologica:

– Pulizia: è consigliabile effettuare una pulizia accurata della zona anale prima della visita.

– Microclisma: prima di una visita proctologica è necessario eseguire un piccolo clistere per pulire l’ampolla rettale e permettere una corretta valutazione da parte del medico.

Visite in regime di Libera Professione presso Ospedale Niguarda di Milano

Dr. Pietro Achilli

Medico Chirurgia Generale
Proctologo

 

 

Dr. Matteo Origi

Medico Chirurgia Generale
Proctologo